E in Francia il luogo del primo insediamento di una comunità francescana al seguito di Francesco. Ci è parso simbolico farne un punto di partenza anche perché da lì si parte per Compostela e, oltre a essere un importante centro spirituale, è allo stesso tempo un luogo culturale,e artistico in pieno sviluppo.
San Francesco d’Assisi e Vézelay.
Francesco d’Assisi non è mai andato a Vézelay. Ci sarebbe probabilmente arrivato se non fosse stato nel suo slancio, come ricordano i suoi biografi, dal Cardinale Ugolino de Anagni, primo protettore dell’Ordine, perché il suo amore per la Francia era grande. Infatti al Capitolo generale di Pentecoste del 1217, i fratelli avevano deciso di disperdersi ai 4 angoli dell’orizzonte per andare ad annunciare la buona novella alle frontiere della cristianità. ” Nel nome di nostro Signore Gesù Cristo, della gloriosa Vergine, sua madre e di tutti santi, io scelgo il paese di Francia “, aveva dichiarato Francesco ai suoi frati. ” E una nazione cattolica che, tra tutte le altre nazioni cattoliche della santa Chiesa, testimonia il maggior rispetto per il corpo di nostro Signore, e niente potrebbe essermi più gradito. ”
Amante della Francia e di Maria Maddalena…..
Francesco, il cui nome è solo un nomignolo dato da suo padre (il piccolo Francese), è sempre stato cullato da un’ ammirazione senza limite per la Francia, quella terra lontana dove il ricco mercante drappiere Bernardone, suo padre, se ne andava per il commercio dei suoi drappi e da cui tornava più ricco non soltanto di denari ma anche di poemi sul tema dell’amore cortese, che con tanto piacere insegnava in seguito a suo figlio. Francesco aveva così tenuto a mente, come se fosse un gioco, le parole di una lingua sconosciuta dai sapori così strani. La Francia : un paese di sogno…Ahimè i suoi passi non lo porteranno mai fin là . Perché di quel paese conobbe forse solo la Provence, il Languedoc e il Roussillon se ci riferiamo alla bella leggenda che fece incontrarsi San Francesco e San Domenico a Perpignan. Francesco dunque non venne mai a Vézelay.
Pero non ci sono dubbi : Francesco avrebbe amato questo colle,la sua basilica luminosa, faro monumentale dell’ Occidente cristiano, luogo di ritrovo di tanti pellegrini per San Giacomo di Compostela, e di famosi crociati. Non aveva San Bernardo, a Pasqua del 1146, nel nome di papa Eugenio III, con la sua voce trascinatrice, fatto risuonare la valle che dà su Asquins scatenando difatti l’entusiasmo di numerosi cavalieri ? Richard Cœur de Lion e Philippe-Auguste non si erano dato appuntamento in questo luogo nel 1190 per partire per la terza crociata ? Quanti pellegrini si radunavano qui ogni anno provenienti da tutta Europa per piangere i loro peccati ai piedi di Gesù e ricervere da lui, al pari di Maria Maddalena, la garanzia di essere perdonati ? Quanti sono venuti a implorare Maria di Magdala di intercedere affinché fossero liberati i membri delle loro famiglie prigionieri in un’ Europa attraversata da guerre di ogni specie : tra signori, tra re, contro gli infedeli.
Francesco amava Maria Maddalena, peccatrice perdonata come lui, amante di Gesù, sempre attenta alla sua parola come lo era lui, patrona di tutti i contemplativi, ma anche di tutti i missionari, lei, l’apostolo degli apostoli, l’inviata agli inviati, perfetta figura ecclesiale. Sappiamo che gli piaceva ritirarsi spesso in eremi e predicare alla gente del popolo come ai nobili. Numerosi sono i luoghi che hanno lasciato un’ impronta nella sua vita e che hanno nelle vicinanze una cappella consacrata a Maria Maddalena (il lebbrosario della valle di Assisi, Fonte Colombo dove scrisse la sua regola, La Verna dove ricevette le stigmate…)
Insediamento ai piedi della collina di Vézelay.
Un luogo faro, un luogo attraente per i fratelli “stranieri e pellegrini”, un po’ come la luce che attira le farfalle. Certo Francesco non ci venne ma i suoi fratelli qui insediarono il loro primo convento in Francia, come lo afferma la tradizione. Allettati senza dubbio da “quest’oasi umbra in terra di Borgogna” come la ricordano numerosi pellegrini al loro rientro da Assisi, Fra’ Pacifico, il re dei poeti incoronato dall’imperatore Federico, e Fra’ Luigi sollecitarono un ” luogo ” per insediarvisi. Dopo aver soggiornato alla ” maladrerie ” ottennero l’eremo di San Fiacre e la capella Santa Croce, edificata in ricordo della predica di San Bernardo qui avvenuta. Un luogo perfetto, nel sobborgo della borgata lungo il cammino dei pellegrini che salgono ad Asquins, posto ideale per dedicarsi alla predicazione. Eccoli, sistemati come il cucù in un nido altrui in località ” La Cordelle “.
(con il gentile permesso dell’autore, Frère Jean-Baptiste Auberger).